AL PAESE CHI CI PENSA?

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17 Settembre 2019

“il mondo economico e le imprese non possono permettersi di aspettare i tempi e i riti della politica, il Paese deve prendere in maniera condivisa le decisioni fondamentali per il proprio futuro”

 

La Repubblica di San Marino sta vivendo una fase cruciale della propria storia, il cui esito avrà ripercussioni importanti sullo Stato e sui cittadini per molti anni a venire. Le sfide sono molteplici e tutte complicate da vincere. Su tutte occorre mettere in sicurezza il bilancio pubblico divenuto fuori controllo; sanare le difficoltà ormai croniche delle nostre banche per riportarle a sostenere il tessuto imprenditoriale; trovare risorse importanti da destinare allo sviluppo economico. Come non bastasse incombono due impegni internazionali cruciali: gli esami di Fitch Ratings e del Fondo Monetario.In tutto questo la politica che fa? Mette in stallo l’intero Paese. Dopo settimane di annunci e dibattiti si sta prospettando lo scioglimento del Consiglio con le dimissioni della maggior parte dei consiglieri. Si parla ormai apertamente di elezioni politiche anticipate e di future alleanze.

Non sta a noi dire quale sia la decisione politica migliore, ma di una cosa siamo certi: il mondo economico e le imprese non possono permettersi di aspettare i tempi e i riti della politica che rischiano di far affondare il Paese. Alle imprese spaventa sia un Governo che non ha la forza di portare avanti quelle riforme indispensabili per l’economia del Paese che lo stallo politico dovuto ad una campagna elettorale ed ai tempi necessari per la formazione di un nuovo Governo. Oggi più che mai l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è l’immobilismo: il Paese ha bisogno di interventi capaci di risolvere i problemi ormai incancreniti del Paese.

Per questo chiediamo un senso di responsabilità a tutti i partiti e movimenti affinché escano da questo “guado” politico e si creino le condizioni per creare immediatamente un tavolo di lavoro capace di portare avanti i cambiamenti necessari al Paese, che hanno bisogno della più ampia condivisione possibile dal mondo politico, economico e sociale.

Un tavolo che deve superare le divisioni e le scelte politiche, il Paese deve prendere delle decisioni fondamentali per il proprio futuro che devono quindi essere affrontate tecnicamente e condivise da tutti, qualsiasi sarà il Governo che poi dovrà gestire la complicata fase di cambiamento. Non ci possiamo più permettere divisioni, conflitti, strumentalizzazioni e instabilità.

OSLA è pronta a fare la sua parte e ha già presentato a tutti i partiti e movimenti le proprie priorità, ci aspettiamo maturità e responsabilità dal mondo politico.

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