Quale Futuro per San Marino?

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24 Ottobre 2019

OSLA analizzerà attentamente i programmi elettorali che verranno presentati e incontrerà le coalizioni e liste che si candideranno alle prossime elezioni per approfondire le loro proposte economiche.

 Quale futuro per la Repubblica di San Marino? Questo è l’interrogativo che si stanno ponendo cittadini, imprese esistenti e investitori futuri in vista dell’imminente campagna elettorale. Anche OSLA - Organizzazione Sammarinese degli Imprenditori - ha fatto altrettanto individuando cinque macro temi da affrontare come priorità: Stabilizzazione del Sistema Bancario; Riduzione della Spesa Pubblica; Sviluppo Economico e Fiscalità; Infrastrutture, Investimenti, Turismo e Commercio; Riforma del Lavoro e degli ammortizzatori sociali. Di più: l’Associazione incontrerà nelle prossime settimane le liste e le coalizioni che si presenteranno alle elezioni per capire il loro orientamento su questi temi. Una strategia che è stata presentata dai vertici dell’Associazione ieri, martedì 23 ottobre, in conferenza stampa.

“OSLA - ha iniziato la Presidente Monica Bollini - ha da tempo presentato alle forze politiche le proprie proposte concrete per rilanciare l’economia della Repubblica. Riteniamo molto importante l’operato della nostra Associazione. Siamo la prima Associazione per numero di associati e siamo il riferimento della Piccola e Media Impresa e dei lavoratori autonomi sammarinesi e per questo è opportuno che sia tenuta in considerazione dalla classe politica”. Bollini ha spiegato che tra qualche giorno inizierà il confronto sui punti programmatici con le coalizioni/liste che si presenteranno alle prossime elezioni dell’8 dicembre. “Al termine di questi incontri verrà realizzata una sintesi che sarà presentata agli associati in una apposita assemblea il 4 dicembre. Una volta insediato, incontreremo il nuovo Governo per conoscere come intenderà rendere concreti, nei primi cento giorni della propria attività, gli indirizzi di politica economica individuati”.

Dietro a tutto ciò, ha spiegato la Presidente, c’è solo un obiettivo: “Dare risposte alla crisi che sta vivendo il Paese e le sue aziende. Per questo ci aspettiamo che le proposte di OSLA siano condivise e considerate delle priorità da chi si candida a governare il Paese. La politica deve rendersi conto che Paesi analoghi, ma anche ben più grandi, sono più competitivi di noi. Per questo servono scelte che vengano realizzate celermente. Il differenziale fiscale non basta per attirare investitori e farli restare. Occorre una seria revisione del mercato del lavoro e riforme strutturali che consentano di presentare un bilancio pubblico capace di reperire le necessarie risorse per lo sviluppo economico”. OSLA analizzerà attentamente i programmi elettorali che verranno presentati e, durante gli incontri, approfondirà le proposte economiche di ciascuna lista o coalizione. 

Il Direttore di OSLA, Emanuele D’Amelio, ha poi parlato del Tavolo Istituzionale: “Abbiamo accolto con favore questo progetto. Purtroppo, nei primi incontri è emerso che da qualche componente non c’è la voglia di affrontare tutte le tematiche insieme, ma ci sono dei veti e questo per noi non va bene perché non si può pensare di gravare sui privati senza un lavoro complessivo sulle spese”. Per tutto ciò il futuro del Tavolo è incerto: “Non sappiamo come andrà avanti. Ad oggi c’è stato un confronto sui dati del Bilancio Pubblico e della PA allargata e questo è costruttivo, ma c’è chi ha già anticipato che aspetterà di confrontarsi nel merito con il nuovo esecutivo. È chiaro che temi come la riforma delle pensioni e la revisione della spesa pubblica non possono essere risolti in pochi giorni, ma ci si poteva impegnare per condividere le priorità da inserire come punti programmatici nella prossima legge di bilancio. Aspettiamo quindi di vedere cosa sarà proposto nella Legge di Bilancio, ma non accetteremo interventi di aumento della pressione fiscale, soprattutto se in mancanza di impegni sulla spesa pubblica. “

Incalzato dai cronisti il Vicepresidente Adriano Allegretti ha spiegato la posizione dell’Associazione su un possibile governo di scopo o di unità nazionale: Non ci interessano le formule, ma che ci sia un Governo che governi. È fondamentale che il prossimo esecutivo abbia un confronto continuo con i territori limitrofi, sia a livello locale sia a livello nazionale ed europeo”.  Tante le criticità che le aziende devono affrontare nelle proprie attività: “Abbiamo tanta burocrazia - ha aggiunto Allegretti - e un costo del lavoro alto”.

Più in generale OSLA chiede “meno Stato” nell’economia con una serie di privatizzazioni. “A San Marino - ha spiegato D’Amelio - lo Stato ha il monopolio dell’intermediazione del lavoro, unico caso credo in occidente, ha quello delle farmacie e detiene due banche su cinque. Questo è un tema che va affrontato perché in questo modo non si aiutano né le imprese né i lavoratori. Lo testimonia il fatto che seppure ci sia una leggera crescita del numero totale di imprese, il “turnover” è alto e la vita media delle nuove aziende molto breve. E questo non è un bel segnale”.

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